IL RICHIAMO DELLA FORESTA
di Giuseppe Borgioli
Il richiamo della foresta è un romanzo breve di Jack London che racconta la storia di un cane che dopo drammatiche vicende sente il richiamo della sua remota natura e ritorna alla foresta. Il governo Conte, all’analisi dell’osservatore politico, risulta da una coalizione di partiti per molti aspetti legata alle contingenze e dominata da una visione di fondo della vita e della società. Il socialismo reale è storicamente finito. Nel panorama politico italiano sono sparite le denominazioni che si richiamavano al comunismo. Nella visione dei post comunisti è sopravvissuto l’approccio dirigista che riemerge come un tic inconsapevole nella pratica quotidiana. L’ideale dirigista consiste nelle tenere o tentare di tenere tutto sotto controllo, soffocare la vita privata della gente, allentare sino a cancellare la ricchezza delle relazioni spontanee. Anche la risposta alla pandemia del coronavirus (pericolosa e subdola) segue questo copione. Tutto sotto controllo, si evita il contagio se si evitano gli incontri con le persone soprattutto quelli imprevisti e imprevedibili che sono la componente di gratuità della vita. Il bello dell’esistenza. La tecnologia ci nette a disposizione a fin di bene strumenti di controllo degni delle pagine di Orwell. Tutti in casa davanti alla televisione. Certamente queste restrizioni sono in gran parte giustificate dalla pandemia, dalla velocità di propagazione del virus che come non si stancano di ripeterci i virologi non possiede gambe proprie e cammina con quelle degli umani, di questo passo il prossimo diventa il nemico potenziale. Non parliamo dell’economia: Che cosa vogliono i bottegai di fronte alla ragione superiore di fermare con ogni mezzo l’epidemia? Le così dette partite IVA sono un asse portante della nostra economia. Non parliamo dei flussi turistici, vera e propria risorsa della nostra bilancia commerciale. Per ora abbiamo ottenuto la solidarietà dell’Europa. Ma una nazione con una situazione debitoria pregressa come l’Italia può ridurre il suo debito e avviare una politica di risanamento facendo altri debiti? I problemi che accompagnano questa pandemia sono drammatici e vanno al di là del dilemma libertà o salute. Il ministro della salute Roberto Speranza è un esempio da manuale. È stato legittimamente comunista e tutti dobbiamo rallegrarci per la sua attuale posizione nel governo a capo del Ministero della Sanità dove dimostra uno speciale zelo e efficienza. Certo che non avverte alcun imbarazzo, né alcuna sofferenza nel dar corso a provvedimenti (forse necessari) che vanno a sacrificare la libertà e le abitudini degli Italiani. Il ministro Speranza è entrato perfettamente nel suo ruolo che ha come ideale il controllo della vita degli altri. Forse è il richiamo della foresta?