No al vincolo di mandato parlamentare
Dinanzi all’iniziativa di alcuni capi di partito di proporre un “vincolo di mandato” per i parlamentari, oggi vietato dalla Costituzione all’art 67, l’Unione Monarchica Italiana ricorda che quella norma è tratta dallo Statuto Albertino, la Carta costituzionale del Regno d’Italia, la quale all’art. 41 affermava che “I Deputati rappresentano la Nazione in generale e non le sole provincie in cui furono eletti. Nessun mandato imperativo può loro darsi dagli Elettori”.
È la regola fondamentale delle democrazie parlamentari, l’autonomia della “rappresentanza politica”, che i monarchici italiani intendono difendere per assicurare ai parlamentari la libertà di espressione del loro pensiero e delle loro scelte anche nei confronti del partito di appartenenza, in quanto ognuno degli eletti è interprete dell’interesse reale del Paese, cioè della Nazione.
E ricordano che nella democrazia più antica del mondo (1215), nel Regno Unito, al Primo Ministro negano il voto, quando dissentono, anche i parlamentari del suo stesso partito. Senza che questo desti scandalo.
Roma, 27.09.2019
Il Presidente Nazionale
Avv. Alessandro Sacchi