I monarchici sollecitano regole sulla “ragionevole durata” dei processi
Il dibattito sulla disciplina della prescrizione, bloccata dal 1° gennaio in assenza della semplificazione del processo penale, preoccupa fortemente i monarchici italiani a causa della evidente incapacità del governo e delle forze politiche di conciliare l’esercizio dell’azione punitiva dello Stato con il diritto di difesa delle persone imputate e di quelle offese dal reato, come messo in risalto anche dell’Avvocatura italiana. La ragionevole durata del processo, espressione di civiltà giuridica propria degli ordinamenti liberali, è ancora una volta una aspettativa frustrata e concorre a screditare l’immagine del Paese agli occhi dei cittadini e, per la giustizia civile, anche degli imprenditori, soprattutto stranieri che vengono dissuasi dall’investire in Italia a causa della incertezza nell’applicazione delle leggi.
L’Unione Monarchica Italiana, attenta da sempre al tema dei diritti delle persone, sollecita l’impegno delle forze politiche ad avviare una riforma complessiva della Giustizia che non sia ispirata a pregiudizi ideologici ma alle esigenze concrete dei cittadini e delle imprese.
Roma,09.01.2020
Il Presidente Nazionale
Avv. Alessandro Sacchi