Varese, sabato 17 maggio 2014 - Come ogni anno si è svolto il tradizionale appuntamento, organizzato dall’Associazione Varese per l’Italia, nel corso del quale si è commemorata la battaglia risorgimentale di Biumo del 26 Maggio 1859, storica vittoria dei Cacciatori delle Alpi contro gli austriaci. La popolazione reagì con entusiasmo alla lotta risorgimentale, e persino le donne fecero parte della guerra, aiutando sia i feriti italiani che quelli della parte opposta, increduli di fronte alla bontà umana della popolazione civile. Dal 2009 l’evento ha assunto un carattere patriottico con la presenza delle Associazioni d'Arma ed il gruppo folkoristico varesino, nonché di una rappresentanza storica dei volontari inquadrati nello schieramento dei Cacciatori di allora.
Anche quest’anno il Presidente dell’Associazione Varese per l’Italia, Luigi Barion, ha invitato ufficialmente l’Unione Monarchica Italiana a prendere parte al corteo per le vie cittadine e alla commemorazione e i monarchici hanno risposto con la presenza del Segretario Nazionale Davide Colombo, del commissario straordinario del Fronte Monarchico Giovanile Simone Balestrini, del Consigliere nazionale Carmine Passalacqua venuto appositamente da Alessandria, di tanti ragazzi guidati dai responsabili locali del F.M.G. come Francesco Cagnazzi di Varese, Andrea Zacchigna di Saronno, Stefano Terenghi di Lecco e di molte bandiere sabaude che hanno colorato l’evento.
Il concentramento si è tenuto in piazza Carducci ed il corteo si è snodato per il corso principale di Varese, per concludersi in piazza del Podestà, ai piedi del monumento al Cacciatore delle Alpi, chiamato affettuosamente dai varesini “Garibaldino”. La banda di Velate ha suonato inni patriottici e il corteo, carico di tricolori con lo stemma sabaudo, ha suscitato notevole interesse tra le persone che affollavano il centro. Giunti in piazza del Podestà, Luigi Barion ha preso la parola polemizzando con l’amministrazione comunale leghista che non era presente all’evento nemmeno con il gonfalone della città ed ha creato problemi logistici a causa di un accavallarsi di eventi nella stessa piazza che hanno costretto il corteo a partire con notevole ritardo. Barion ha poi ricordato il ruolo fondamentale che Varese ebbe nel processo unitario. In seguito ha preso la parola la professoressa Margherita Giromini che ha ricordato le tappe risorgimentali della Città Giardino, elencando tutte le targhe che le ricordano. La manifestazione si è conclusa con l’esecuzione di Fratelli d’Italia e del “Piave” cantati dai presenti, il silenzio suonato prima della deposizione della corona d’alloro ai piedi del monumento, fumogeni tricolori e sventolio di bandiere del Regno d’Italia, la bandiera del Risorgimento. La stampa locale è rimasta colpita dalla presenza di tanti monarchici giovani, studenti universitari sotto i 25 anni. Molti i tricolori esposti dalle finestre e dai balconi dei palazzi del centro, tra cui molte con lo stemma sabaudo.