Sabato 16 marzo 2013, presso il Comune di Vicoforte, in provincia di Cuneo, nel cuore della “Granda”, si è tenuta la commemorazione ufficiale per ricordare i trent’anni della scomparsa di Re Umberto II, avvenuta a Ginevra il 18 marzo 1983. La giornata, sotto il patrocinio della Provincia di Cuneo e del Comune di Vicoforte su proposta della Consulta dei Senatori del Regno, si è articolata in un convegno studi, una Santa Messa e una cerimonia pubblica di omaggio a Casa Savoia. Spettacolare cornice dell’evento è stata il Santuario di Vicoforte, gioiello dell’architettura sabauda, fatto edificare alla fine del ‘500 dal Duca di Savoia Carlo Emanuele I che lì vi è sepolto. La mattina, presso la sala conferenze della Casa Regina Montis Regalis, nel complesso del Santuario, il Presidente della Consulta dei Senatori del Regno Aldo A. Mola ha aperto i lavori del convegno commemorativo del quarto Sovrano d’Italia, alla presenza delle LL.AA.RR. i Principi Amedeo e Silvia di Savoia. Dopo l’esecuzione di “Fratelli d’Italia” e della Marcia Reale, Mola ha invitato il Sindaco di Vicoforte Gian Pietro Gasco a portare un saluto ufficiale. È stata poi data la parola a Julia Dragone, il “Sindaco del Consiglio Comunale dei ragazzi” la quale ha manifestato la necessità dei giovani di conoscere meglio la storia e non ha nascosto la sua gioia nell’aver incontrato i Principi della Famiglia Reale. A seguire il saluto del Presidente del Consiglio Comunale di Mondovì, dott. Ignazio Aimo, che ha invitato le LL.AA.RR. a visitare anche la propria città. Dopo gli interventi istituzionali, Mola ha portato il saluto di S.A.R. la Principessa Maria Gabriella di Savoia, rammaricata per non essere riuscita ad essere presente, ed ha letto il messaggio di S.A.R. il Principe Aimone di Savoia, impossibilitato ad intervenire per motivi di lavoro ma che ha auspicato la sepoltura in Italia dei Sovrani che ancora riposano in terra straniera. Dopo aver ringraziato gli enti aderenti e le Autorità presenti, tra cui i rappresentanti della Questura di Cuneo, della Compagnia dei Carabinieri di Mondovì e della Guardia di Finanza, Mola ha sottolineato il ruolo svolto da Casa Savoia che ha garantito equilibri che durano nel tempo, anche in una situazione come quella odierna di crisi generalizzata delle Istituzioni. Si sono tenuti poi gli interventi ufficiali del prof. Massimo de Leonardis, dell’Università Cattolica di Milano, che ha approfondito la figura di Umberto Principe di Piemonte dall’infanzia fino alla fine della guerra; del Prof. Aldo G. Ricci dell’Università Marconi di Roma che ha analizzato la figura del Re dai verbali del Consiglio dei Ministri durante il Regno di Umberto II; del Consigliere Capo Servizio del Quirinale Prof. Tito Lucrezio Rizzo che ha parlato dell’esempio morale portato dal Re Umberto; e del Col. Antonino Zarcone, Capo Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito, che ha analizzato la figura militare del Re. A chiudere le relazioni è stato chiamato il Presidentedell’U.M.I. Alessandro Sacchi il quale, partendo dai ricordi dei funerali del Re ad Altacomba, dove egli ha partecipato andando in autobus con l’U.M.I. di Napoli, si è reso conto che con Umberto II si è conclusa un’epoca. Sacchi ha parlato della grandezza della figura del Re, anche confrontandola con i magri esempi prodotti dal periodo repubblicano. Conclusesi le relazioni, Mola, dopo un intervento del Conte Nicolò Sella di Monteluce, ha dato la parola al Prof. Marco Grandi quale testimone diretto di Re Umberto II. Il Re fu suo testimone di nozze Grandi ha proiettato delle fotografie che hanno ripercorso la vita non ufficiale del Re, con tanti commoventi ricordi legati alla famiglia e all’attuale Capo di Casa Savoia e del figlio Aimone. Grandi ha anche riservato un particolare ricordo all’ex Presidente dell’U.M.I. Gian Nicola Amoretti. Al termine del convegno si è tenuto un pranzo in onore delle LL.AA.RR. presso la Casa Regina Montis Regalis.
Alle ore 16, nella Basilica del Santuario, è stata officiata una Santa Messa in memoria del Sovrano. La funzione religiosa, celebrata da Mons. Meo Bessone, Vicario della Diocesi di Mondovì, è stata accompagnata da splendide musiche eseguite dal quintetto di fiati “Umberto II” diretti dal Prof. Antonio Sabetti e dal Coro di ventidue voci “La Balconata”, diretto dal M° Benny Turigliatto. Sono stati eseguiti sia la Marcia Reale, preceduta dai tre squilli di saluto al Re del 92° Rgt. Fanteria di cui Umberto era Colonnello Comandante, che l’Inno Sardo, suscitando ammirazione e stupore da parte dei presenti. Oltre ai canti religiosi e quelli già citati, sono stati eseguiti anche la marcia del I Reggimento Granatieri di Sardegna e i due canti alpini "Il Testamento del capitano" e "Il Ponte di Perati". La Santa Messa è stata realizzata grazie al fondamentale contributo del Conte Alessandro Cremonte Pastorello di Cornour, Presidente del Gruppo Croce Bianca di Torino. Presenti molte associazioni d’Arma con i loro labari, trai quali spiccava la Croce Rossa Italiana, le delegazioni delle Guardie d’Onore al Pantheon di Cuneo e di Savona e una rappresentanza dei Granatieri di Sardegna in alta uniforme. Al termine della funzione, il Monsignore celebrante, i Duchi di Savoia, la Presidente della Provincia di Cuneo Gianna Gancia ed Aldo Mola sono andati a rendere omaggio al Duca che commissionò lo splendido Santuario, nella cappella ove riposano le spoglie di Carlo Emanuele I.
Sulla piazza principale la Presidente Gancia ha ricordato il profilo istituzionale del Re Umberto II, sottolineando i suoi rapporti con il Piemonte e auspicando la giusta collocazione delle Reali Salme in terra italiana. Al professor Mola è toccato chiudere gli interventi della lunga giornata invocando il rispetto della memoria per quella che è stata la storia nazionale che ha coinciso per molti aspetti con quella di Casa Savoia. I Principi e le autorità si sono diretti verso il monumento a Carlo Emanuele I e gli hanno reso omaggio deponendo una corona d’alloro. Nella piazza Bandiere tricolori monarchiche sventolanti ed il suono di inni a Casa Savoia.
L’Unione Monarchica Italiana, oltre che con il Presidente Sacchi e il Presidente onorario Sergio Boschiero, ha partecipato con moltissimi suoi dirigenti provenienti da tutta Italia: Puglia, Roma, Campania, Marche, Liguria, Lombardia e, ovviamente, Piemonte.