L’Unione Monarchica Italiana ha aderito ufficialmente al gesto simbolico promosso dal Sindaco di Roma, On. Gianni Alemanno, che mercoledì 3 aprile 2013 ha fatto spegnere le luci del Colosseo e, per la prima volta, quelle dei Fori imperiali, del Foro romano e dei Mercati Traianei, per rinnovare la vicinanza di Roma ai due marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, prigionieri in India. Per l’U.M.I. essere presente è stato un atto doveroso verso due italiani che con dignità e rispetto stanno subendo un’inconcepibile ingiustizia.
Sul palco, insieme al primo cittadino, il Presidente nazionale U.M.I. Alessandro Sacchi, l’esponente del Pdl Barbara Saltamartini, per la quale “la presenza in piazza è dovuta” a Latorre e Girone, il vicesindaco di Roma, Sveva Belviso che ha chiesto ai presenti un applauso “per far sentire l’abbraccio di Roma a Massimiliano e Salvatore”. Per il parlamentare Fdi Ignazio La Russa si tratta anche ”di una questione di dignità nazionale”. Guido Crosetto (Fdi) si è detto “disgustato dal fatto che ci fosse solo una parte politica”. Sulla stessa linea la deputata Fdi Giorgia Meloni, e anche Marco Pomarici, presidente del Consiglio comunale, ha ribadito la gravità “dell’assenza dell’opposizione, invitata a partecipare all’ evento”.
Tanti gli iscritti U.M.I. intervenuti, tra cui il presidente onorario Sergio Boschiero, la dirigenza nazionale, i responsabili di Roma, del Fronte Monarchico Giovanile e anche il commissario delle Puglie Oscar Lojodice e il Coordinatore di Ancona Roberto Carotti.
Molte le bandiere del Regno che sventolavano sotto al Colosseo.
Duole constatare che la stampa abbia focalizzato l’attenzione su una secondaria vicenda burocratica, legata alla collocazione del palco, facendo passare in secondo piano l’importanza simbolica dell’evento.