LE NICCHIE DEI   SANTI

di Giuseppe Borgioli

Lo strapotere dei partiti, noto come partitocrazia, sta dilaniano la nostra vita pubblica. Non c’é settore di attività dalla pubblica amministrazione, alle professioni, all’economia, alla cultura che non sia preso di mira dai partiti che dettano le loro regole. Tutto ciò che è commestibile è soggetto alla pratica della spartizione senza nemmeno preoccuparsi dello scandalo. L’olfatto degli Italiani si è abituato ai miasmi della vita pubblica. Uno dei padri della Patria, Marco Minghetti, scrisse un libro profetico dedicato ai partiti nella pubblica amministrazione che dovrebbe essere riletto se fosse stato ripubblicato e in circolazione da qualche parte, cosa di cui dubitiamo. Uno degli appuntamenti con la politica è la riforma della legge elettorale. Non è la prima volta che la repubblica si dà nuove regole d’ogni volta abbiamo dovuto tirare la marcia indietro. Ora a scadenza ravvicinata abbiamo in agenda anche il referendum   costituzionale per la riduzione dei parlamentari, che di per sé non è una gran riforma capace di far decollare il nostro destino politico. Ma i “cinque stelle” l’hanno pretesa e oggi è al veglio del giudizio popolare. Soffermiamoci sulla legge elettorale che dovrebbe costituire il cuore di un sistema parlamentare. Per farla breve i principi che sovraintendono alla materia sono due: ii principio proporzionale e il principio maggioritario: Il principio proporzionale garantisce la rappresentatività del corpo sociale e il principio maggioritario assicura a chi ha vinto le elezioni di governare. Rappresentanza e governabilità sono i binari su cui scorrono le istituzioni politiche. Ci sono altri accorgimenti per far funzionare al meglio le istituzioni. Sicuramente le disposizioni di sbarramenti elettorali o soglie al di sotto delle quali non si riconosce rappresentanza parlamentare ai partiti sono finalizzate a impedire la dispersione dei voti e la atomizzazione della politica. I partiti si accingono ad affrontare questa scadenza more solito , ciascuno tenendo di mira il suo tornaconto elettorale. Ogni partito vorrebbe fissare la soglia sotto la quantità dei voti attribuiti dai sondaggi. Ciascun partito guarda alla legge elettorale per penalizzare o bloccare l’avversario. Una riforma elettorale nasce in un clima politico e culturale particolare. Per fare una legge elettorale coraggiosa ed equa occorre un ubi consistam che si riassume nello spirito della nazione. Non resta che predisporci alle discussioni infinite come fu nelle varie edizioni della bicamerale Il sistema dei partiti è più rinvigorito che mai. Aveva ragione Giovan Battista Giorgini, uomo politico devoto a Casa Savoia e al liberalismo nonché nipote di Alessandro Manzoni, che esortava l’opinione pubblica a vigilare. Non lasciate le nicchie perché vi ritorneranno il santi.