I monarchici italiani preoccupati per il livello di istruzione dei giovani e per la democrazia
L’Unione Monarchica Italiana (U.M.I.) esprime viva preoccupazione per il livello dell’istruzione impartita ai nostri giovani, come emerge da una recente rilevazione di Save The Children la quale ha accertato che “metà dei quindicenni italiani non comprendono i testi che leggono”. È una immagine impietosa della scuola italiana che preoccupa fortemente i monarchici per il futuro dei nostri giovani, non solo in vista di un impegno lavorativo qualificato, ma anche per la qualità della democrazia. Ci si chiede, infatti, quali scelte faranno gli elettori se avranno difficoltà a comprendere i programmi dei candidati e dei partiti.
L’U.M.I. ricorda che la denuncia non è nuova. E se qualche anno fa oltre 600 professori universitari segnalarono al Ministro dell’istruzione che nelle tesi di laurea avevano trovato errori di grammatica non ammissibili neanche in terza elementare, è un fatto grave che nel recente concorso per l’accesso in Magistratura poco più del 5 per cento dei candidati ha raggiunto la sufficienza nella prova scritta. Gli altri sono stati bocciati, in alcuni casi per “errori marchiani di concetto, diritto e grammatica”.
L’Unione Monarchica Italiana, erede di una tradizione di grandi ministri dell’istruzione, da Francesco De Sanctis a Giovanni Gentile, a Benedetto Croce, invita i partiti politici ad un forte impegno nella revisione dei programmi scolastici e nella formazione del corpo docente.
Roma, 26 maggio 2022
Il Presidente Nazionale
Avv. Alessandro Sacchi