L'Unione Monarchica Italiana plaude al nuovo Re di Danimarca, che si propone di "unire", in armonia con l'operato degli altri sovrani al vertice di Monarchie Parlamentari. Al Sovrano gli affettuosi auguri dei monarchici italiani.
Roma, 14 gennaio 2024
Il Presidente Nazionale
Avv. Alessandro Sacchi
L’Unione Monarchica Italiana abbruna le Bandiere del Regno d’Italia per la scomparsa del Generale dei Carabinieri Umberto Rocca, Medaglia d’Oro al Valor Militare, ricordando con ammirazione l’Uomo, il Soldato e l’Eroe.
Riportiamo integralmente la motivazione della concessione della Medaglia d’Oro al Valor Militare:
<<Comandante in sede vacante, di compagnia distaccata, organizzava e capeggiava reiterati, rischiosi servizi per individuare il luogo di detenzione di noto industriale, sequestrato a scopo di estorsione in provincia limitrofa. Pervenuto, con tre suoi dipendenti, a un casolare isolato, e acquisita la certezza della presenza di malfattori e il sospetto di quella del rapito, dopo aver disposto i propri uomini in posizioni defilate, decideva di passare immediatamente all'azione onde sfruttare la sorpresa, per impedire ai delinquenti di nuocere all'ostaggio eventualmente presente. Benché nella improvvisa reazione fosse stato colpito in pieno da bomba a mano, che esplodendo gli asportava un braccio e lo rendeva cieco di un occhio, esortava il sottufficiale, accorso per recargli aiuto, a proseguire decisamente l'operazione che, dopo protratto e violento conflitto a fuoco, si chiudeva con l'uccisione di uno dei banditi appartenente a pericolosissima organizzazione eversiva armata e con la liberazione dell'ostaggio incolume. Sottoposto a prolungati e dolorosi interventi chirurgici, si imponeva all'ammirazione dei sanitari per stoicismo e per eccezionale forza morale, non cessando un istante dal manifestare la preoccupazione per i suoi uomini rimasti feriti, nonché il rammarico che le mutilazioni subite non gli consentissero di servire oltre l'Arma. Fulgido esempio di elette virtù militari ed eroica purissima fede. Arzello di Melazzo (Alessandria)>>
— 5 giugno 1975
M.O.V.M.Gen. Umberto Rocca
L'Unione Monarchica Italiana abbruna le Bandiere del Regno d'Italia per la scomparsa di S.A.R. la Principessa Maria Cristina di Savoia Aosta, sposata Borbone Due Sicilie, figlia secondogenita di S. A.R. Il Principe Amedeo di Savoia, Eroe dell'Amba Alagi, ricordandola con stima, affetto e devozione.
.S.A.R. la Principessa Maria Cristina di Savoia Aosta
I monarchici italiani preoccupati per la crisi politica costituzionale
Dopo la prima e la seconda Repubblica, adesso c’è chi ne prospetta una terza, a dimostrazione della profonda crisi della classe politica che si pensa di superare ricorrendo ad alchimie costituzionali anziché qualificando la dirigenza dei partiti. Ne è preoccupata l’Unione Monarchica Italiana (U.M.I.), ancorata ai valori della democrazia rappresentativa che trova la sua naturale espressione nel ruolo delle Camere del Parlamento.
I monarchici italiani ritengono, pertanto, che la crisi della politica sia dovuta, in primo luogo, ad una legge elettorale che non consente ai cittadini di scegliere liberamente i propri rappresentanti sulla base di idee e programmi capaci di delineare un indirizzo politico che possa dar luogo alla formazione di una maggioranza idonea a guidare il Paese e mettono in guardia dai facili entusiasmi di politici che si affidano a revisioni costituzionali nella fiducia, se non nell’illusione, di un risultato elettorale a loro favorevole.
Roma,30.10.2023
Il Presidente Nazionale
Avv. Alessandro Sacchi
I monarchici contro la soppressione della Festa del Natale
L’Unione Monarchica Italiana (U.M.I.) apprende con profondo, doloroso stupore l’iniziativa dell’Istituto Universitario Europeo di Fiesole il cui Preside avrebbe manifestato l’intenzione di rinominare la ricorrenza del Natale in “festa dell’inverno”, sembra per non infrangere le regole sull’uguaglianza etnica e non turbare gli appartenenti ad altre culture. È incredibile che in un contesto universitario, di studio e ricerca, che tra l’altro ha sede in una splendida badia, quella di San Domenico, testimonianza illustre di fede e di arte, sia smarrita la consapevolezza dell’identità italiana e si possa pensare di subordinare una tradizione risalente nei secoli, strettamente legata all’identità ed ai sentimenti della nostra gente, a presunte aspettative di immigrati i quali, peraltro, conservano gelosamente le loro culture.
Dopo l’ostilità al Presepe e ad alimenti tipicamente italiani, eliminati dalle mense delle scuole per non dispiacere i seguaci di altre abitudini alimentari, la proposta di eliminare la festività del Natale appare ai monarchici, gelosi custodi delle tradizioni nazionali, che rafforzano il presente e alimentano le speranze nel futuro, espressione di quella cancel culture che nega le radici identitarie dei popoli, il più valido antidoto all’imbarbarimento di una società sempre meno capace di custodire i valori civili e spirituali propri della gens italica.
Roma, 27.10.2023
Il Presidente Nazionale
Avv. Alessandro Sacchi