Parola di Re

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L'UMI è istituita per raccogliere e guidare tutti i monarchici, senza esclusioni, al fine di ricomporre in sè quella concordia discors che è una delle ragioni d'essere della Monarchia e condizione di ogni progresso politico e sociale. Suo compito non è la partecipazione diretta alla lotta politica dei partiti, ma la affermazione e la difesa degli ideali supremi di Patria e libertà, che la mia casa rappresenta.


(Umberto II - 1956)

L’Italia non può assistere inerte al genocidio dei curdi

I curdi, popolo antico e fiero, al quale, per gli interessi delle potenze che hanno dominato il Medio Oriente fin dalla dissoluzione dell’Impero Ottomano, è stato finora impedito di avere uno stato, rischiano un genocidio che molto ricorda quello degli armeni. Ancora ad iniziativa di un dittatore turco, al quale alcuni vorrebbero aprire le porte dell’Europa.

I cannoni che bombardano in questi giorni gli eroici combattenti curdi dimostrano che la Turchia è distinta dall’Europa non solo geograficamente ma perché palesemente ignora i valori della civiltà occidentale, democratica e liberale.

L’Italia non può assistere inerte all’aggressione del popolo curdo e deve intervenire in sede di Unione Europea perché finalmente pretenda, con iniziativa unitaria e con l’autorevolezza della sua storia, che sia riconosciuto in favore dei curdi il principio di autodeterminazione che è legge di civiltà per tutti i popoli.

L’Unione Monarchica Italiana fa appello alle autorità italiane ed a tutti gli uomini liberi perché intervengano per fermare il massacro dei curdi e diano corso alla formazione di uno stato curdo dove queste popolazioni possano vivere in pace e prosperità.

Roma,14.10.2019

Il Presidente Nazionale

Avv. Alessandro Sacchi