Parola di Re

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L'UMI è istituita per raccogliere e guidare tutti i monarchici, senza esclusioni, al fine di ricomporre in sè quella concordia discors che è una delle ragioni d'essere della Monarchia e condizione di ogni progresso politico e sociale. Suo compito non è la partecipazione diretta alla lotta politica dei partiti, ma la affermazione e la difesa degli ideali supremi di Patria e libertà, che la mia casa rappresenta.


(Umberto II - 1956)

Dal 25 aprile ad una Festa nazionale

Nel giorno nel quale si ricorda la conclusione della Guerra di Liberazione Nazionale, ricorrenza istituita dal Luogotenente Generale del Regno Umberto di Savoia, i monarchici italiani, fedeli ai principi della democrazia parlamentare rappresentativa che hanno trovato la prima consacrazione nello Statuto Albertino, mentre non dimenticano le lesioni recate ai diritti di libertà, ritengono che quei valori, siano ormai acquisiti alla coscienza dell’intero popolo italiano e ciò nonostante il tentativo, parzialmente riuscito, di una parte politica di appropriarsi indebitamente di una ricorrenza che è, e deve essere, degli italiani tutti.

Tale tentativo di egemonizzare il 25 aprile ha fatto sì che, purtroppo, essa abbia perso il suo significato originario di festa della Libertà, divenendo simbolo di divisione e contrapposizione.

L’Unione Monarchica Italiana, nel ribadire la propria adesione ai principi originari che trovarono il loro simbolo nella data del 25 aprile, chiede a tutti i partiti politici di farsi promotori di una riforma che individui la Festa Nazionale in una data che nessuno possa ritenere di parte e che dovrebbe essere individuata, come accade ovunque nel mondo, nel giorno in cui si è formato lo Stato nazionale, il 17 marzo, già oggi ricordata come la festa dell’unità. In alternativa potrebbe essere scelta la data del 4 novembre che, con la conclusione vittoriosa della Prima Guerra Mondiale ha rappresentato, con l’annessione all’Italia di Trento e Trieste, la conclusione del percorso risorgimentale che fu possibile grazie al sacrificio di uomini e donne provenienti da ogni angolo d’Italia, spesso appartenenti ad orientamenti politici e culturali diversi, che s’impegnarono con il pensiero e con l’azione a costruire lo Stato degli italiani, per affermare i diritti fondamentali delle libertà civili.

Roma,24.04.2020

Il Presidente Nazionale

Avv. Alessandro Sacchi