di Giuseppe Borgioli
La scacchiera della politica italiana è bloccata apparentemente senza soluzioni. Il governo con la sua corte sempre più ristretta è prigioniero dell’incantesimo di Villa Pamphili. L’Italia ha bisogno di idee ma soprattutto di soldi da mettere in circolazione per rivitalizzare l’economia. Cosa può dare l’Europa oltre alla scontata solidarietà? Poco in rapporto alle esigenze del nostro bilancio. Le alte carche della repubblica sono strette d’assedio colpite da un terremoto per ora silenzioso che investe la magistratura, i suoi uomini e le su regole. Nessun organo di stampa ne parla. Qualche magistrato quando viene colpito personalmente trova il coraggio di dire la sua tacitato subito dai colleghi per i quali vale il silenzio omertoso. Proprio come i virologi che hanno infierito sul professor Zangrillo perché ha osservato che alla luce dell’empirismo scientifico il corona virus è clinicamente morto. E allora l’emergenza epidemica va a farsi benedire. Ricordo un amico invalido che andò da Padre Pio pregandolo di non guarirlo perche in tal caso avrebbe dovuto rinunciare alla pensione. Guai parlare della inchiesta sulla trattativa stato-mafia anzi per essere più precisi repubblica-mafia. Il Pinocchio nazionale, professor Giuseppi Conte, è un gran venditore di balle che con incedere elegante, come l’uomo in frac di Modugno, ci propina nelle periodiche conferenze stampa. Esclude una tassa patrimoniale ma quando sentiamo parlare da lui di riforma fiscale, il nostro pensiero malizioso va lì, patrimoniale o prestito forzoso? Ce lo sapremo ridire. Quando si tratta di mettere le mani nel portafoglio degli Italiani, chissà perché, diventano tutti patriottici. Ma l’oro alla Patria non era roba di altri tempi? Intanto per allietarci la vita, per renderci più soave le pene quotidiane, fanno a gara per metterci di fronte alla prospettiva della seconda ondata del virus che ci aspetta in autunno. Vi è il dubbio che se non ci fosse questa annunciata recrudescenza i nostri eroi ne sarebbero delusi. Ma il professor Conte farà un partito tutto suo, perche prima o poi le elezioni dovremo farle? Di tutto oggi sentiamo il bisogno tranne che di un altro partito. Se troverà i soldi, e per questo scopo potete star sicuri che li troverà, avremo un altro partito. Come si chiamerà? Non lo so ma posso scommettere che c’entrerà il richiamo alla democrazia. Chi gioca a scacchi sa che la mossa del cavallo è strategica rispetto all’esito della partita. Il cavallo ha la proprietà di muoversi che ò superiore a quella degli altri pezzi. Per tirarsi fuori da questa situazione che sembra avviata ad una crisi totale, forse bisogna muovere il cavallo, uscire dalla logica repubblicana. Il valore fondante è l’unità della Patria che non può essere mercanteggiato. In altre parole occorre un colpo di reni per uscire dall’assedio istituzionale. Aspettiamo la mossa del cavallo ma che non sia il solito gioco per il potere: sia il coraggio per portarci fuori dal pantano.