Parola di Re

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L'UMI è istituita per raccogliere e guidare tutti i monarchici, senza esclusioni, al fine di ricomporre in sè quella concordia discors che è una delle ragioni d'essere della Monarchia e condizione di ogni progresso politico e sociale. Suo compito non è la partecipazione diretta alla lotta politica dei partiti, ma la affermazione e la difesa degli ideali supremi di Patria e libertà, che la mia casa rappresenta.


(Umberto II - 1956)

No dei monarchici allo ius culturae

L’Unione Monarchica Italiana (U.M.I.) manifesta assoluta contrarietà alla ricorrente proposta di attribuire automaticamente la cittadinanza italiana agli stranieri al termine di un ciclo di studi, in quanto tale iniziativa confonde il diritto all’accoglienza con il diritto di cittadinanza. L’U.M.I. ricorda come l’accoglienza nei confronti di coloro che fuggono da guerre o da calamità naturali sia espressione di una cultura radicata nella civilissima comunità italiana. Ed è giusto che a coloro che vengono accolti nel nostro Paese siano riconosciuti i diritti alla salute, all’istruzione e all’esercizio delle attività sportive. Diversa è la cittadinanza, che comporta diritti e doveri, come quello della difesa della Patria, da sempre qualificato “sacro”. E, tra i diritti, quello del voto con cui il popolo partecipa all’esercizio della sovranità nazionale.

I monarchici italiani, da sempre favorevoli ad un’accoglienza assistita dai più ampi diritti e compatibile con le possibilità consentite dalle condizioni economiche del nostro Paese, ritengono che la cittadinanza italiana debba essere riservata esclusivamente a coloro che abbiano dato dimostrazione di condividere i valori di libertà, civile e spirituale, che contraddistinguono la nostra civiltà.

Roma,30 giugno 2022

Il Presidente Nazionale

Avv. Alessandro Sacchi