di Giuseppe Borgioli
Come ogni anno fiumi di parole e di discorsi ufficiali inondano la nostra cronaca.
Per lo più si tratta di commemorazioni d’ufficio, della stanca retorica, e le immagini a cui i nostri occhi si sono abituati.
Per non dimenticare nulla per rendere un concreto omaggio alla vera memoria, dobbiamo assumerci un impegno per il futuro.
L’impegno di rispettare e dare voce a qualsiasi minoranza, come era lo spirito dello Statuto Albertino, che soltanto ideologie, che non avevano nulla a che fare con la Monarchia e con la nostra Tradizione snaturarono e misero in disparte.
Chi si richiama alla Tradizione e al Re guarda al passato non come qualcosa di morto ma alla parte viva della nostra storia che ci aiuta ad affrontare le sfide del futuro.
Difronte ad episodi di violenza che ci lasciano sgomenti e perplessi che hanno occupato le pagine dei giornali, bisogna guardare alle radici di questi comportamenti per fare crescere nuove piante e nuova vita.
Affinché le parole non siano semplice celebrazione dobbiamo guardare ai problemi che ancora sono vivi e ci esortano a ricordare.