Il Giornale d’Italia ha incontrato il Presidente dell’Unione Monarchica Italiana, per un’intervista a tutto tonda tra attualità e politica
Di Aldo Snello
13 Agosto 2022
In una Repubblica che da vent’anni vive di scossoni, di elezioni richieste a gran voce ma che non hanno luogo, di una classe politica delegittimata e soppiantata dai tecnici, c’è chi si batte per un’alternativa: la Monarchia. Non in modalità nostalgia, ma come proposta istituzionale per il futuro, soprattutto in vista delle elezioni del 25 settembre.
Da presidente dell’Unione Monarchica Italiana, come si approccerà alle prossime elezioni del 25 settembre?
«Le prossime elezioni sono state fissate, non credo per caso, in un periodo complicato per andare a votare. Settembre è un mese “cerniera” tra le ferie estive e la ripresa delle attività, quindi queste elezioni si preannunciano con le oggettive difficoltà riscontrabili in una campagna elettorale sotto gli ombrelloni. Io, da presidente dell’Unione Monarchica italiana e da cittadino italiano, guardo alle prossime elezioni con attenzione ai programmi, consapevolezza e serietà, e coerenza, dove riscontrabile.»
L’UMI starà nel centrodestra o nel centrosinistra?
«L’Unione Monarchica Italiana sin dalla fondazione nel 1944, ha tenuto una posizione equidistante dai partiti e dagli schieramenti. Certo, sosterremo candidati, in tutte le liste, vicini alle nostre istanze, o dichiaratamente monarchici, come è sempre avvenuto.»
Avete avuto modo d’incontrare qualche esponente politico per esporgli le vostre idee?
«Molti parlamentari ed anche alcuni esponenti del governo. Ho trovato cordialità e disponibilità, ma nessuno, finora, ha manifestato sensibilità nei confronti dell’Art. 139 della Costituzione che, blindando la forma repubblicana, rende improponibile la questione istituzionale, comprimendo la sovranità popolare, peraltro solennemente enunciata nell’Art.1.»
Resterete fuori dalla politica o darete il vostro apporto in maniera palese?
«Non rimarremo fuori dal dibattito politico, la nostra è un’associazione apartitica ma politica.»
Quali sono le vostre aspettative sul prossimo governo?
«Sono ancora in attesa di leggere programmi. Fino ad ora ho letto di accordi elettorali tra soggetti assolutamente disomogenei, al solo scopo, spesso malcelato, di conservare una poltrona. Non ho sentito parlare, in maniera programmatica, di lavoro, pensioni, giovani, sicurezza.»
A stretto giro o nel medio termine, ci saranno manifestazioni o incontri dell’UMI?
«Naturalmente sì. Oltre alle nostre iniziative on line, inaugurate in tempo di pandemia, io sarò in autunno certamente in Puglia, in Umbria, Brescia, Rieti e Palermo.»
Un ritorno alla monarchia è ancora possibile?
«Non solo è possibile, ma auspicabile. I giovani e giovanissimi navigano su Internet, e viaggi e comunicazioni sono molto più praticabili anche rispetto al recente passato. E’ molto facile valutare la figura del Capo dello Stato di una Monarchia estera, in un regime parlamentare, e non solo ricordando il recente Giubileo di Elisabetta II, soprattutto paragonandolo alla rielezione del Presidente Mattarella, che ha attraversato Roma deserta, con una modestissima partecipazione, soprattutto di turisti stranieri. La evidente comparazione è tra un soggetto scelto dalle parti in una parte, ed un arbitro terzo ed imparziale.»
Corrono voci di una sua candidatura. I più informati azzardano per la Lega.
«L’ho sentito anch’io.»