Parola di Re
L'UMI è istituita per raccogliere e guidare tutti i monarchici, senza esclusioni, al fine di ricomporre in sè quella concordia discors che è una delle ragioni d'essere della Monarchia e condizione di ogni progresso politico e sociale. Suo compito non è la partecipazione diretta alla lotta politica dei partiti, ma la affermazione e la difesa degli ideali supremi di Patria e libertà, che la mia casa rappresenta.
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Sicilia: venerdì 19 e sabato 20 ottobre 2018.
Si è chiuso il weekend siciliano che ha visto il Presidente Nazionale dell'U.M.I., Avv. Alessandro Sacchi, ospite della Fondazione Tricoli a Palermo in un incontro organizzato dal coordinamento provinciale per la promozione del libro “Conversazione sulla Monarchia”. Al dibattito hanno preso parte il Prof. Tommaso Romano, il Prof. Salvatore Bordonali e l’On. Guido Lo Porto, membri vitalizi della Consulta dei Senatori del Regno e il Prof.Avv. Michele Pivetti Gagliardi, Presidente Regionale UMI. La due giorni è terminata a Randazzo (CT) dove un centinaio di persone hanno ascoltato oltre l’autore, il presidente regionale Pivetti, il commissario straordinario per la provincia di Catania Stefano Papa ma sopratutto l’On. Avv. Enzo Trantino, punta di diamante del monarchismo siciliano, decano dei penalisti italiani e parlamentare per 34 anni di fila, oltre che, naturalmente Senatore anch’egli della Consulta. I dibattiti hanno avuto i contorni della conversazione, hanno puntato il dito sulla invereconda circostanza che vede la contrapposizione logico-giuridica-democratica degli articoli 1 e 139 della Costituzione e sulla opportunità di ristabilire l’ordine naturale delle cose instaurando una nuova forma di stato. La tappa in Sicilia si è rivelata proficua e feconda, nuovi iscritti in arrivo e nuove leve pronte a sfondare il muro di gomma.
Palermo, venerdì 19 ottobre 2018:l'intervento del Presidente Nazionale U.M.I.,Avv.Alessandro Sacchi
Randazzo (CT),sabato 20 ottobre 2018, da dx, il Prof.Avv. Michele Pivetti Gagliardi, Presidente UMI Sicilia, Stefano Papa, Commissario Straordinario di Catania U.M.I, e Francesco Sgroi, Sindaco di Randazzo (CT)
Randazzo (CT), sabato 20 ottobre 2018, da dx: l'Avv. Alessandro Sacchi, Presidente Nazionale U.M.I.,l'On.Avv. Enzo Trantino e il Prof.Avv. Michele Pivetti Gagliardi, Presidente U.M.I. Sicilia.
Roma: lunedì 15 ottobre 2018.
Nella sede di via R. Grazioli Lante, a Roma, il 15 Ottobre, si è tenuta una interessante “Conversazione” con il Prof.Avv.Salvatore Sfrecola dal titolo “La Grande Guerra degli italiani dal Piave a Vittorio Veneto”. La serata è stata introdotta dal Vice Presidente nazionale Vincenzo Vaccarella che ha ringraziato la Dott.ssa Eleonora Vicario, Consigliere nazionale dell’U.M.I., per l’organizzazione dell’evento; ha poi introdotto il Prof. Sfrecola il quale ha trattato accuratamente l’argomento della conferenza, soffermandosi sulla complessa scelta dell’entrata in guerra e sottolineando quanto questa sia stata unificante per il popolo italiano, nonostante la drammatica quantità di perdite umane. Erano presenti in sala il Vice Presidente nazionale Paolo Albi, il Segretario nazionale Oronzo Cassa, i Consiglieri nazionali dell’U.M.I. Vincenzo Covelli e Maurizio Pescatori, il costituzionalista Dott. Fabrizio Giulimondi, il giornalista RAI Adriano Monti-Buzzetti, il Generale dei bersaglieri Stella oltre a un pubblico attento e partecipe.
da sx: il Prof.Avv. Salvatore Sfrecola e Vincenzo Vaccarella, Vice Presidente Nazionale U.M.I.
Comunicato stampa del 12 ottobre 2018.
Apprendiamo in queste ore che il Signor Emanuele Filiberto di Savoia è tornato ad esternare in merito all’opportunità di rifondare un partito monarchico in Italia, del quale sembra implicitamente volersi candidare a leader maximo e/o musa ispiratrice, citando ancora una volta i ben noti sondaggi secondo cui il 15% degli italiani sarebbe favorevole ad un ritorno della Monarchia nel nostro Paese. Premesso che a nostro parere tale percentuale comprima fortemente il dato reale, dopo oltre settant’anni di clientele e malgoverno di una repubblica sempre tollerata e mai davvero amata dai cittadini, il riavvicinamento della causa monarchica all’agone politico non è certo argomento nato in questi giorni. A tale obiettivo l’Unione Monarchica Italiana lavora infatti già da tempo ma con discrezione e discernimento, senza proclami mediatici. A partire dalla più inaggirabile delle priorità: trovare interlocutori istituzionali disposti, in ossequio al buon senso e alla democrazia, ad avviare un processo di revisione dell’ignobile e mistificatorio articolo 139 della Costituzione che sancisce l’immutabilità della forma repubblicana, “impermeabilizzandola” anche dall’ipotesi di una nuova consultazione popolare atta a rivedere gli esiti del referendum-truffa del ’46. È un obiettivo complesso, preliminare a ogni altra strategia, per il quale servono sensibilità condivise: non basta l’impegno isolato di un nuovo “partito del Re”. La Monarchia è del resto una forma di assetto alternativa dello Stato, che sublima gli orientamenti politici e prescinde da essi.
Nel ricordare che simpatizzanti dichiarati della causa monarchica siedono già oggi in Parlamento, talora anche organici al nostro movimento con l’on. Basini, ribadiamo dunque che alla ricostruzione di un soggetto politico monarchico l’UMI guarda con interesse non da oggi; il problema non è dunque il “se”, ma il “quando” e il “chi”. E’ davvero il momento giusto, in una situazione di fin troppo palese conflittualità politica interna esterna, introdurre hic et nunc un argomento che la politica contingente bollerebbe subito come marginale? Ed ancora: perdurando – ma solo a mezzo stampa, non certo in punta di diritto - una “questione” dinastica che il signor Emanuele Filiberto appare da tempo delegittimato a sostenere sia sotto l’aspetto giuridico che del vissuto personale, c’è davvero bisogno di una sortita di questo genere? A noi sembra proprio di no. Lasciamo che siano i Principi Amedeo ed Aimone di Savoia, legittimi eredi ad un Trono mai cancellato dal diritto e dalla Storia, ad ispirarci sulla “pienezza dei tempi” per un ritorno alla politica attiva. Il resto, per chi sa di cosa parla, è solo flatus vocis.
Roma, 12.10.2018
Il Presidente Nazionale
Avv. Alessandro Sacchi