Parola di Re
L'UMI è istituita per raccogliere e guidare tutti i monarchici, senza esclusioni, al fine di ricomporre in sè quella concordia discors che è una delle ragioni d'essere della Monarchia e condizione di ogni progresso politico e sociale. Suo compito non è la partecipazione diretta alla lotta politica dei partiti, ma la affermazione e la difesa degli ideali supremi di Patria e libertà, che la mia casa rappresenta.
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Calendario Reale 2020
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La "cittadinanza sciocca" tra web, satira e politica (e Coronavirus)
di Davide Simone
Secondo il politologo, studioso di comunicazione e accademico australiano John Hartley, la rete, e specialmente i social, hanno dato all' "uomo comune" la possibilità di fare satira, di irridere l'establishment e i partiti in modo efficace, secondo prerogative, spazi e margini un tempo riservati ai soli "addetti ai lavori" (vignettisti, comici, ecc)."Silly citizenship", "cittadinanza sciocca", così Harley ha ribattezzato questa nuova frontiera della comunicazione, del rapporto tra cittadino e potere. "Silly Citizenship" che a sua vola si lega all' "irreverent internet" , entra in contatto con il "politainment on line" e si snoda attraverso meme, articoli rielaborati in chiave farsesca, post, fotografie alterate, ecc.Per diversi studiosi, come ad esempio Davis, Killen e Love, il fenomeno è positivo e benefico, in quanto:-gioca una parte importante nella comunicazione politica sui social media-è un veicolo per un discorso politico serio e per una partecipazione politic effettiva-è usato ampiamente per decostruire e dividere, ma ha anche ampie valenze pro-attive-non evidenzia particolari difformità di stile – e di eseguibilità – tra i sostenitori di un partito e quelli della parte oppostaTra le sue incognite c'è tuttavia, a nostro avviso, il cosiddetto "slacktivism", un "attivismo pigro" o "per fannulloni" che si auto-soddisfa con il solo agire on-line (mettere un like, postare un contenuto in bacheca, ecc), evitando la partecipazione sul campo. Il cittadino digitale può dunque alienarsi, scollegarsi dalla realtà della politica vera e propria e della sua stessa comunità sociale.A volte, come nel caso del Covid-19, la "Silly Citizenship" diviene anche una valvola di sfogo, per esorcizzare paure e tensioni individuali ed emotive.
Riferimeni bibliografici:"La politica pop online. I meme e le nuove sfide della comunicazione politica", Mazzoleni-Bracciale)
Il voto, alla luce delle neuroscienze
di Davide Simone
Perché ti voto, perché non ti voto Il ruolo delle scienze IIINella scelta politica ed elettorale, il messaggio "emotivo" e "negativo" (capace di suscitare sentimenti quali rabbia, paura o disprezzo) avrebbe, secondo le neuroscienze, maggiori possibilità di attivare i circuiti neurali da cui dipende il comportamento di voto rispetto al messaggio "razionale" e "positivo". Più nel dettaglio, il Prof. Ted Brader fa notare come un messaggio "positivo" tenda a incoraggiare e galvanizzare i propri elettori senza tuttavia riuscire a coinvolgere gli altri, mentre un messaggio in grado di evocare ansie e paure aumenterà le possibilità di un candidato/partito/schieramento di convincere gli indecisi e , addirittura, di conquistare segmenti dell'elettorato dell'avversario. Ancora, il messaggio "emotivo" e "negativo" può far aumentare la partecipazione al voto e, sorprendentemente, rivela una capacità di penetrazione più alta nelle menti evolute. In ultima analisi e come dimostrato dai successi di personaggi come Ronald Reagan, Barack Obama o Silvio Berlusconi in Italia, la campagna vincente sarà quella impostata con equilibrio su speranza e paura, messaggio "negativo" e "positivo", emotività e cognizione, massimizzando i nostri punti di forza e le debolezze dell'avversario e minimizzando le nostre debolezze e i punti di forza dei rivali.