Parola di Re
L'UMI è istituita per raccogliere e guidare tutti i monarchici, senza esclusioni, al fine di ricomporre in sè quella concordia discors che è una delle ragioni d'essere della Monarchia e condizione di ogni progresso politico e sociale. Suo compito non è la partecipazione diretta alla lotta politica dei partiti, ma la affermazione e la difesa degli ideali supremi di Patria e libertà, che la mia casa rappresenta.
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MILITE IGNOTO CITTADINO DI CERVINARA?
( tratto da: Lo Schiaffo 321: MILITE IGNOTO CITTADINO DI CERVINARA? La richiesta dell'Unione Monarchica Italiana | POLITICA)
Il Referendum del 2 giugno 1946 ha aperto l'era "democratica Cervinarese" con un sonoro 84,60% di preferenze per la Monarchia, paria a 3.620 voti favorevoli al Re Sabaudo. La Repubblica Italiana non piacque a Cervinara, visto il clamoroso 15,40% raccolto dai repubblicani.
Alle elezioni del 1953 il Partito Nazionale Monarchico si assestò come terza forza dopo Democrazia Cristiana e Partito Comunista. Alla Camera dalle urne dei seggi Cervinaresi sbucarono ben 1.009 preferenze pari al 19,86% degli aventi diritto al voto erano rimasti Fedeli alla Monarchia, mentre al Senato i Sudditi dei Piemontesi scavalcarono i Comunisti di un punto grazie al massiccio 19,64%.
Per la cronaca la Diccì arrivò prima grazie al 56,77%, staccando la "Corona stellata" e spaccando quel fronte monarchico del 1948.
Il crollo Monarchico a Cervinara è datato 25 maggio 1958. La Corona si spaccò ed i fuoriusciti fondarono il 2 giugno 1954 il Partito Monarchico Popolare (PMP) per iniziativa di Achille Lauro, in seguito ad una scissione all'interno del Partito Nazionale Monarchico. La fuoriuscita di decine di sezioni aprì la crisi irreversibile che sancì la fine del PNM l'11 aprile 1959, giorno in cui confluì nel Partito Democratico Italiano di Unità Monarchica fondato dall'Irpino Alfredo Covelli. Ma questa è un'altra storia.
Oggi i neomonarchici cercano un dialogo con le Istituzioni della Città di Cervinara, che non avrebbero preso nemmeno in considerazione la richiesta della cittadinanza al Milite Ignoto, creando un caso nazionale visto il ruolo che ricopre Genovese:
"Il 2 novembre 2021, il sottoscritto, nella qualità di Vicesegretario nazionale dell'Unione Monarchica Italiana, aveva chiesto, a mezzo pec, al Sindaco di Cervinara - scrive Genovese Su FB - la cittadinanza onoraria o l'intitolazione di una strada al Milite Ignoto, ad oggi, la mia richiesta è rimasta inevasa. Oggi, 2 aprile 2022, dopo sei mesi dalla richiesta, omaggio il Milite Ignoto, come semplice cittadino di Cervinara. (vedi foto in copertina) In effetti, appena due giorni dopo l'arrivo della richiesta dell'avvocato Augusto Genovese, tramite posta elettronica certificata, oltre tremila (3185) Comuni decisero liberamente di conferire la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto nell’ambito del Progetto "Milite Ignoto, Cittadino d’Italia", promosso dal Gruppo delle Medaglie d’Oro al Valor Militare d’Italia in collaborazione con l’Anci nazionale ed il Consiglio Nazionale Permanente delle Associazioni d’Arma, per commemorare la traslazione del Milite Ignoto, avvenuta cent’anni fa, il 4 novembre del 1921, nel Sacello dell’Altare della Patria a Roma. Più di duecento amministrazioni comunali inoltre intitolarono al Milite ignoto, la Medaglia d’Oro al valor Militare, una via, una piazza o un altro spazio cittadino. Tra le adesioni spiccano quelle di ben 18 capoluoghi di Regione e di una novantina di capoluoghi di Provincia, oltre a numerosi piccoli centri di ogni angolo del Paese. Non a Cervinara, anche se siamo ancora in tempo, perché l'anno di celebrazioni del centenario si chiude il 2 giugno 2022. Addirittura c'è il tempo per coinvolgere tutti i Comuni della Valle Caudina: L’iniziativa rientra nelle celebrazioni per il Centenario del Milite Ignoto, aperte lo scorso 2 giugno presso la Sala Bandiere dell’Altare della Patria, e proseguirà fino al 2 giugno 2022, conclusione dell’anno di celebrazioni. Il momento più evocativo delle commemorazioni si è avuto lo scorso 2 novembre, con l’arrivo alla stazione Termini, dopo aver percorso lo storico tragitto del 1921, del Treno della Memoria, esattamente cento anni dopo che il convoglio su cui era stata posta la salma del Milite Ignoto era giunto a Roma.Quanti Comuni Caudini hanno conferito la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto?
Su Aimone (e perché sento già di amarlo..)
di Maurizio Blondel
( tratto dal sito: Su Aimone (e perché sento già di amarlo..) (maurizioblondet.it)
Un lettore mi segnala:
Leggo dalla biografia di Aimone Savoia:
“Nel 1994 si è trasferito in Russia, a Mosca per lavorare con la Tripcovich Trading Company. Nel 2000 è stato assunto dal gruppo Pirelli nell’ambito del quale ha ricoperto la carica di direttore generale responsabile per il mercato della Russia e di tutti i paesi dell’ex Unione Sovietica”.
Dunque il recente video-incontro di Putin con gli imprenditori italiani è quasi certamente opera sua, il che dimostra iniziativa, energia, indipendenza di giudizio politico e poco rispetto per il governicchio “atlantista” in carica a Roma.
Probabilmente è anche in parte significativa opera sua e delle sue aderenze in loco al più alto livello nel governo russo, il successo delle nostre imprese in Russia, con l’export aumentato del 53% nonostante il lockdown mondiale, vantato dallo stesso Putin.
Ma c’è altro.
L’ottobre scorso ha visto le nozze dell’ultimo dei Romanv che può salire sul trono dello Zar, il gran duca George Mikhailovich, 40 anni, con l’italiana Rebecca Bettarini, 39, “imprenditrice che vive in Russia”. Volete che Aimone – che partecipato alla festa di nozze con il cugino Emanuale Filiberto – non c’entri nulla con la nascita di questa relazione tra l’”imprenditrice italiana” che è diventata Maria Romanovna e il possibile Zar in un futuro che non osiamo immaginare?
Al matrimonio, dicono i media, “sono stati invitati i reali di tuttta Europa” – Una classe dirigente legittima e politica alternativa, intraprendente e dotata di volontà, con le sue relazioni internazionali forti e vive, rinfrescate da parentele, adatta a sostituire quella al potere per attuare il Grand Reset, dopo le macerie che questa ?
Ciò in un futuro che le profezie di santi fanno intuire abbastanza vicino, nel 2026. Un futuro che non è mio compito immaginare, anche perché è improbabile che io personalmente ci sia al mondo. Ma mi sia consentito di salutare in anticipo: Mio re! Sento già di amarti. ..
Intervista Presidente Nazionale
Intervista al Presidente Nazionale Avv. Alessandro Sacchi alle ore 21:30 su Alò Web TV, link in basso per seguire la diretta
https://www.facebook.com/827835907275221/posts/5506309936094438/?d=n
Comunicato stampa di martedì 22 marzo 2022
I monarchici chiedono al Governo un piano acquedotti
Nella giornata mondiale dell’acqua 2022, simbolo di civiltà, l’Unione Monarchica Italiana (U.M.I.) denuncia il grave degrado delle infrastrutture acquedottistiche che segnalano inammissibili perdite di portata, in conseguenza della inadeguata manutenzione degli impianti.
In un territorio ricco di acque, compito dell’autorità pubblica è quello della loro captazione, conservazione e distribuzione. Pertanto, i monarchici italiani sollecitano il Governo ad intraprendere un vasto programma di manutenzione ed ampliamento degli acquedotti, in modo da assicurare ovunque in Italia, nelle città, come nei più piccoli borghi, adeguata disponibilità di acqua per le esigenze civili e dell’agricoltura.
Roma,22 marzo 2022
Il Presidente Nazionale
Avv. Alessandro Sacchi