Colpevoli ritardi nella gestione dell’emergenza da coronavirus
Ancora un decreto legge, con nuove regole, “più stringenti”, secondo il Presidente del Consiglio, che contribuisce ad aggravare quel groviglio di norme, effetto di una navigazione “a vista” che procede su sollecitazione di regioni, enti locali e, da ultimo, delle rappresentanze degli imprenditori e dei lavoratori. È evidente, fin dall’inizio, che il Governo non ha saputo prevedere gli effetti della “dichiarazione di emergenza internazionale di salute pubblica per il coronavirus (PHEIC)” dell’Organizzazione Mondiale della Sanità comunicata fin dal 30 gennaio. E se il Consiglio dei ministri in data 31 gennaio ha deliberato “stato di emergenza nazionale” tuttavia ha atteso il 22 febbraio per adottare il primo decreto legge, al quale ne sono seguiti ben cinque ed una serie di disposizioni di attuazione. Evidente il colpevole ritardo, dimostrazione della inadeguata percezione delle dimensioni dell’epidemia e delle modalità di intervento, resa palese perfino dalla mancanza dei più elementari presidi per il personale sanitario, come le note mascherine, per l’acquisto delle quali l’Unione Monarchica Italiana suggerisce di ricorrere in via immediata a disponibilità che possono essere assicurate da una consistente riduzione del montepremi dell’Enalotto.
L’Unione Monarchica Italiana invita le forze politiche a dare dimostrazione di senso dello Stato, attuando un confronto permanente e serrato, anche critico, nelle sedi istituzionali, in primo luogo in Parlamento espressione della democrazia rappresentativa.
Roma,25.03.2020
Il Presidente Nazionale
Avv. Alessandro Sacchi
IL RICHIAMO DELLA FORESTA
di Giuseppe Borgioli
Il richiamo della foresta è un romanzo breve di Jack London che racconta la storia di un cane che dopo drammatiche vicende sente il richiamo della sua remota natura e ritorna alla foresta. Il governo Conte, all’analisi dell’osservatore politico, risulta da una coalizione di partiti per molti aspetti legata alle contingenze e dominata da una visione di fondo della vita e della società. Il socialismo reale è storicamente finito. Nel panorama politico italiano sono sparite le denominazioni che si richiamavano al comunismo. Nella visione dei post comunisti è sopravvissuto l’approccio dirigista che riemerge come un tic inconsapevole nella pratica quotidiana. L’ideale dirigista consiste nelle tenere o tentare di tenere tutto sotto controllo, soffocare la vita privata della gente, allentare sino a cancellare la ricchezza delle relazioni spontanee. Anche la risposta alla pandemia del coronavirus (pericolosa e subdola) segue questo copione. Tutto sotto controllo, si evita il contagio se si evitano gli incontri con le persone soprattutto quelli imprevisti e imprevedibili che sono la componente di gratuità della vita. Il bello dell’esistenza. La tecnologia ci nette a disposizione a fin di bene strumenti di controllo degni delle pagine di Orwell. Tutti in casa davanti alla televisione. Certamente queste restrizioni sono in gran parte giustificate dalla pandemia, dalla velocità di propagazione del virus che come non si stancano di ripeterci i virologi non possiede gambe proprie e cammina con quelle degli umani, di questo passo il prossimo diventa il nemico potenziale. Non parliamo dell’economia: Che cosa vogliono i bottegai di fronte alla ragione superiore di fermare con ogni mezzo l’epidemia? Le così dette partite IVA sono un asse portante della nostra economia. Non parliamo dei flussi turistici, vera e propria risorsa della nostra bilancia commerciale. Per ora abbiamo ottenuto la solidarietà dell’Europa. Ma una nazione con una situazione debitoria pregressa come l’Italia può ridurre il suo debito e avviare una politica di risanamento facendo altri debiti? I problemi che accompagnano questa pandemia sono drammatici e vanno al di là del dilemma libertà o salute. Il ministro della salute Roberto Speranza è un esempio da manuale. È stato legittimamente comunista e tutti dobbiamo rallegrarci per la sua attuale posizione nel governo a capo del Ministero della Sanità dove dimostra uno speciale zelo e efficienza. Certo che non avverte alcun imbarazzo, né alcuna sofferenza nel dar corso a provvedimenti (forse necessari) che vanno a sacrificare la libertà e le abitudini degli Italiani. Il ministro Speranza è entrato perfettamente nel suo ruolo che ha come ideale il controllo della vita degli altri. Forse è il richiamo della foresta?
Sen. Gabriella Giammanco
La Sen. Gabriella Giammanco, siciliana, eletta in Forza Italia, raccogliendo una proposta dell’Unione Monarchica Italiana, scrive un emendamento che prevede di devolvere il 30% del montepremi del Superenalotto a supporto della lotta al Coronavirus. Ringraziamo la Sen. Gianmanco per la sensibilità dimostrata e speriamo che l’emendamento sia approvato. Vi proponiamo il video al seguente indirizzo:https://www.instagram.com/p/B9914fzhX5f/?fbclid=IwAR21UIXMq-y6qDNSu7aSDZcb95uc4qGyGsSox3JGAtVrdOOC4BkrBfT4P0
Oggi, 19 marzo 2020, Il Presidente Nazionale dell'Unione Monarchica Italiana, Avv. Alessandro Sacchi, sentita la Giunta Nazionale in teleconferenza, ha conferito la Medaglia della Fedeltà d'Argento, alla memoria, a Raphael Mastroianni.
di Davide Simone
La particolare situazione emotiva che vive il nostro Paese (e adesso il resto del mondo occidentale), le scelte comunicative poco felici di alcuni dirigenti dei massimi organismi continentali, l'euroscetticismo di un segmento degli italiani e il senso di colpa per certi atteggiamenti razzisti verso gli asiatici, hanno senza dubbio favorito il capovolgimento della percezione collettiva sulla Cina, passata dall'essere l'odiato responsabile e diffusore del virus, anche con le sue omissioni (ed è la verità), a "deus ex machina", salvifico e filantropico (per l'invio di strumenti nella maggior parte dei casi acquistati dal nostro governo e non donati).
Se, tuttavia, a monte esiste una strategia comunicativa e propagandistica mirata (basata sul "soft power") con la firma di Pechino, sarebbe interessante individuarne e conoscerne i diffusori e le sponde all'interno del nostro Paese e sapere se esista un canale diretto tra i due attori.
Approfondimento:
L'ingegneria della manipolazione
Soprattutto quando studiate ad arte, le "fake news" seguono una precisa catena di elaborazione e comando. Il manipolatore parte cioè da un'impasse in cui si trova il bersaglio, ne esamina le credenze e gli schemi socio-culturali e propone una soluzione, una verità alternativa. Si tratterà allora di "mal-informazione" e "disinformazione", benché la ricerca di una exit strategy ad una iniziale mancanza di soluzioni sia tipica anche della "mis-informazione", ovvero tutti noi possiamo creare e far prosperare una "fake news", inavvertitamente*.
L'ingegneria della bufala", volendo usare un'iperbole, è ben descritta da Fontana in questi 9 passaggi (che incudono l'azione disinformativa contro un target straniero nell'ambito dei conflitti ibridi):
-verificare le credenze in uso e mappare quelle dei propri pubblici
-indagare le strutture culturali dei gruppi sociali di riferimento e i prodotti informativi di cui fruiscono
-monitorare la situazione delle forze (geo)politiche in campo
-considerare le piattaforme mediatiche in uso che possono modificare messaggi chiave e credenze
-riconoscere e interpretare le differenti notizie inventate (fake design)
-definire quali percezioni far vivere da un punto di vista fisico, emotivo, mentale (perception management)
-identificare e far vivere le nuove narrative individuali e sociali (strategic story-work)
-definire le azioni pratiche di sense-making: le pratiche e i riti che generano significato in una comunità
-monitorare in progress i nuovi orientamenti di credenza e i fatti alternativi
*-mis-informazione (costruite dai singoli, involontariamente o con superficialità, magari per rispondere a bisogni inconsci)
-mal-informazione (la distorsione, la manipolazione e la strumentalizzazione dei fatti, anche reali, ad opera delle istituzioni, che cercano in questo modo di recuperare consenso e popolarità)
-disinformazione (il trarre in inganno deliberatamente, creando una realtà alternativa e fittizia)